E’ tempo di trattamenti. 

 

Stagioni piovose e riduzione dei costi ci portano a considerare soluzioni diverse per i nostri trattamenti.

Come scritto in precedenza, i mesi di gennaio, febbraio e marzo sono dedicati ai trattamenti rameici, successivamente altri trattamenti sono a farsi.

Un forte risparmio si ottiene con un atomizzatore a basso volume.

Normalmente un atomizzatore riduce le particelle di acqua in cinquanta parti, creando un effetto bagnato, con la tecnologia a basso volume le particelle di acqua si frammentano in duecento parti senza effetto bagnato.

Il risparmio è evidente. Le piante si bagnano ma non cola il prodotto, toccando la foglia subito dopo il passaggio si nota una leggera umidità poi la foglia resta asciutta. Osservando con un microscopio o con una buona lente di ingrandimento si notano, sulla superficie della foglia, tante piccolissime goccioline subito assorbite.

Ho sperimentato questa tecnologia da diversi anni.    

Trattando un appezzamento con il sistema tradizionale  e con la tecnologia a basso volume, quest’ultima ha dato positive risposte.  Migliore e veloce la risposta agli attacchi fungini e alla mosca, possibilità di trattare anche con vento moderato e  dopo una pioggia.

Il vero risparmio è economico.

Si riduce tutto di un quarto tutto. Siccome le dosi del principio attivo sono fisse,  distribuendo meglio l’acqua sulla superficie otteniamo un risparmio senza pregiudizio per la coltura. In pratica se prima utilizzavo una botte di 1000 litri per il mio trattamento aggiungendo 1500 g o ml di prodotto e trattavo un x spazio con questa tecnologia a parità di acqua e prodotto tratto uno spazio quattro volte superiore. ( da un ettaro a quattro ettari) .

Nelle foto un atomizzatore da 2000 litri, utile per una azienda da trenta ettari in su.