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Considerazioni dopo il 1 congresso di AEMODA.  

 

 

AEMODA, associazione spagnola dei maestri e operai di frantoio, si pone come obiettivo la qualificazione dei lavoratori per risolvere le molteplici problematiche relative alla molitura delle olive.
Non discorsi politici di visibilità o di gestione del potere o accordi incestuosi con la parte agricola, esclusivamente formazione, per emergere come categoria e per la corretta gestione di un frantoio.
Ho partecipato come relatore ad una delle tre tavole rotonde, parlando con diversi operatori, ho sintetizzato questo concetto.
Circa venti anni fa si sono rinnovati i frantoi per soddisfare le quantità derivanti dai forti investimenti nel settore agricolo.
Il mercato era poco esigente, le quantità enormi, l’attenzione alla qualità bassa. Dalle scorse due campagne olivicole qualcosa sta cambiando, raccolta anticipata, qualità della frutta, selezione delle olive in entrata, moliture più attente, sono le parole ricorrenti. 
Lo scontro tra le diverse mentalità è forte, la qualità sta prendendo il sopravvento, molte le resistenze.

L’innovazione culturale è partita con AEMODA, è solo questione di tempo.
Trasformare un impianto di molitura è cosa semplice, complesso cambiare modo di gestire. 
La picual, cultivar principe dell’olivicoltura mondiale, ci offre oli extra vergini di oliva di grande pregio. Basta raccoglierla al punto giusto di maturazione, trasformarla in modo corretto e ahimè non ha rivali al mondo.