Seconda giornata di assaggi all’Oro d’Italia.

 

Come descritto ieri la maggioranza degli oli extra vergini presenta difetti.

Clamorosi difetti di morchia, avvinato e riscaldo sono ahimè presenti.

Si blatera tanto per la grande qualità degli oli italiani, in presenza di simili campioni  ad un concorso si resta sconcertati. 

Mi chiedo,  qualcuno ha spiegato ai produttori dell’esistenza dei difetti dopo il 1991 anno dell’entrata in vigore del Reg. 2568.

Quanti miliardi di lire prima e euro dopo sono stati spesi  per un miglioramento qualità teso a produrre sempre meno e per giunta sempre peggio?

Sputiamo fango sugli olivicoltori comunitari  per coprire le nostre responsabilità e la nostra incapacità di produrre olio extra in quantità tali da soddisfare il consumatore almeno italiano. 

Molti oli extra vergine erano buoni  in particolare mi hanno colpito due oli, uno con sentore all’olfatto e al gusto di vaniglia ed uno stupendo di ginestra in fiore. Questo sentore non mi è nuovo lo avevo ritrovato un pò di anni fa’ in un olio egiziano.